Oggi vi parlerò di un’idea che ho maturato da poco tempo; lo farò partendo dalla fine con l’assunto conclusivo: il romanzo epistolare è, tra i generi letterari di prosa, quello che più di tutti, oggi, s’avvicina alla poesia. Se vogliamo, suo fratello.
L’antefatto è il seguente.
Un’amica, Valentina Cucinella, ha pubblicato un romanzo epistolare dal titolo “Il senatore” (edito da Ciesse Edizioni con prefazione di Vauro Senesi). Un bellissimo libro che, per la sua stessa struttura, l’epistola, riserva una lettura particolare e coinvolgente. Mi chiese, poco tempo addietro, di partecipare alle sue presentazioni interpretando, nella lettura di alcuni brani, Marco. Così ho avuto il piacere di prestare la voce per due lettere che, quest’ultimo, uno dei personaggi del romanzo, scrive a Sofia, la protagonista del libro.
Edgar Allan Poe (Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849) fu uno scrittore, poeta, critico letterario, giornalista, editore, storyteller e saggista statunitense.
Scrittore di grande inventiva, ha anticipato generi letterari quali il racconto poliziesco, e la fantascienza. Sebbene la sua vita e le sue opere siano posteriori rispetto al periodo del romanzo gotico vero e proprio, Poe ha finito per essere considerato uno dei rappresentanti più importanti del genere gotico.
L’autore ha avuto un’enorme influenza nel cinema, nella musica, nei cartoon ed anche nella pittura.
Oggi, in questa prima puntata, ci occuperemo del cinema.
Robert Lee Frost (San Francisco, 26 marzo 1874 – Boston, 29 gennaio 1963) è stato un poeta statunitense.
Per parlarvi di Frost, partirei dal 20 gennaio del 1961. Quel giorno il sole brillava su Washinton. Era il giorno dell’inaugurazione del trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti D’America. J.F.Kennedy si apprestava al giuramento. “JFK” volle presenti alla cerimonia tanti scrittori, artisti e scienziati; tra questi era presente il nostro autore. Frost, infatti, fu uno dei poeti preferiti di John Fitzgerald Kennedy.
Per la sua vita vi rimando all’enciclopedia digitale di Wikipedia. Cliccando QUI avrete tante informazioni bibliografiche del poeta.
Appuntato al talento come a un’uniforme,
il grado dei poeti è noto a tutti;
stupirci come un temporale possono,
morire tanto giovani, per anni viver soli.
Possono scatenarsi come ussari: ma lui deve
liberarsi del suo dono puerile e apprendere
a esser complesso e semplice, a esser uno
che nessuno si sogna di seguire.
Per realizzare il più facile dei suoi voti,
deve infatti far sua tutta la noia,
prono agli ovvi lamenti dell’ amore, tra i Giusti
esser giusto, tra i Luridi essere pure lurido,
e, se può, nel suo debole Io deve soffrire
senza intendere tutti i misfatti dell’Uomo.
Wystan Hugh Auden
Funeral blues
Fermate gli orologi, staccate la cornetta,
date al cane un osso succulento prima che si metta
ad abbaiare, zittite i pianoforti e al cupo segnale
del tamburo portate fuori il feretro, parta il funerale.
Alti gli aeroplani s’avvitino con voce di sconforto
scarabocchiando in cielo la notizia: È morto.
Mettete un nastro nero al collo bianco d’ogni piccione,
fate indossare ai vigili guanti neri di cotone.
Era il mio nord, il mio sud, il mio ovest, il mio est,
la mia settimana di lavoro e il mio giorno di festa,
il mio meriggio, la mia notte, la mia parola, il mio canto.
Sbagliai a pensare eterno quest’amore – ora so quanto.
Le stelle non servono più: spegnetele una a una
smontate il sole e imballate la luna
strappate le selve e scolate tutto il mare.
Nessun piacere potrà mai tornare.
Wystan Hugh Auden
“Funeral Blues” è una delle sue poesie più famose. Citata nei film “L’attimo fuggente” (1989) di Peter Weir e “Quattro matrimoni e un funerale” (1994) di Mike Newell.
La nuova stagione di Antivirus è un viaggio alla scoperta della grande poesia internazionale del novecento. Attraverso trenta capolavori: trenta libri di poesia di altrettanti straordinari poeti, vivremo in ogni latitudine e grado il secolo poetico che ci siamo lasciati alle spalle.. Davide Rondoni, con l’aiuto di Maria Cristina Blu ci racconterà in ogni puntata un libro entrato nella storia della letteratura mondiale. Da Domenica 22 gennaio alle 13 e 20 su TV2000.